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ARGOMENTO: Calendario dell'Avvento 2012

Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14229

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)


Astro del ciel è il titolo italiano di Stille Nacht, un noto canto natalizio di origine austriaca.

Le parole vennero scritte dal reverendo Joseph Mohr nel 1816, allora assistente parrocchiale presso la località di Mariapfarr nel Lungau, mentre la musica venne composta da Franz Xaver Gruber, allora insegnante ad Arnsdorf ed organista ad Oberndorf, nella vigilia di Natale del 1818.
Il 24 dicembre 1818 Mohr chiese a Gruber di musicare il brano da lui scritto per due voci soliste, coro e chitarra. Non è noto il motivo per cui venne fatta tale richiesta. Un racconto tradizionale riporta che ciò sarebbe avvenuto in quanto l'organo della chiesa di San Nicola era guasto (questo spiegherebbe il ricorso alla chitarra).
Attorno ai motivi ed alla stesura del brano, comunque, si sono sviluppate numerose storie e narrazioni. Successivamente Gruber fece vedere la partitura a Mohr che approvò il tutto.
La prima esecuzione pubblica avvenne nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa di Natale nella chiesa di San Nicola di Oberndorf, presso Salisburgo, ed il brano venne eseguito dai suoi due autori con Mohr che cantava la parte del tenore ed accompagnava con la chitarra Gruber che intonava la parte del basso.
Oggigiorno è una delle più note e conosciute canzoni natalizie e si ritiene che sia stata tradotta in più di 300 lingue. Non tutti sanno che la versione italiana dal titolo "Astro del ciel", ormai diventata popolare anche a livello internazionale, non è una traduzione del testo tedesco bensì un testo originale scritto con una nuova creatività poetica dal prete bergamasco Angelo Meli (1901-1970) e pubblicata nel 1937 dalle Edizioni Carrara di Bergamo.

Testo originale in tedesco

Joseph Mohr e Franz Xaver Gruber
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Alles schläft; einsam wacht
Nur das traute hochheilige Paar.
Holder Knabe im lockigen Haar,
Schlafe in himmlischer Ruh!
Schlafe in himmlischer Ruh!
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Gottes Sohn! O wie lacht
Lieb´ aus deinem göttlichen Mund,
Da schlägt uns die rettende Stund,
Jesus in deiner Geburt!
Jesus in deiner Geburt!
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Die der Welt Heil gebracht,
Aus des Himmels goldenen Höhn
Uns der Gnaden Fülle läßt seh´n
Jesum in Menschengestalt,
Jesum in Menschengestalt
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Wo sich heut alle Macht
Väterlicher Liebe ergoß
Und als Bruder huldvoll umschloß
Jesus die Völker der Welt,
Jesus die Völker der Welt.
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Lange schon uns bedacht,
Als der Herr vom Grimme befreit,
In der Väter urgrauer Zeit
Aller Welt Schonung verhieß,
Aller Welt Schonung verhieß.
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Hirten erst kundgemacht
Durch der Engel Alleluja.
Tönt es laut bei Ferne und Nah:
Jesus, der Retter ist da!
Jesus, der Retter ist da!
La versione nel tedesco moderno ha solo alcune differenze minori e, di solito, si cantano solo la prima, la seconda e l'ultima strofa.

Versione italiana

di Angelo Meli - ©Edizioni Carrara
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu che i Vati da lungi sognâr,
Tu che angeliche voci nunziâr,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo, mistico fior,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu disceso a scontare l'error,
Tu sol nato a parlare d'amor,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor;
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14230

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN FRANCIA


Nella notte di Natale, Gesù Bambino passa nelle case a distribuire i regali che riporrà nelle scarpe dei bambini. Inoltre, durante la sua visita appenderà dolci e frutta all'albero di natale. Un dolce natalizio molto diffuso nelle famiglie francesi è una torta che nella forma richiama al ceppo che, soprattutto un tempo ma ancora adesso nelle campagne, viene acceso per riscaldare Gesù Bambino. Il presepio anche in Francia occupa un posto privilegiato, molto belli e famosi sono i presepi della Provenza, composti da statuine in argilla che vengono vestite con costumi realizzati con grande precisione e realismo con aggiunta degli attrezzi da lavoro o accessori vari. Insieme a Gesù Bambino, Maria, Giuseppe e i re Magi trovano posto altre statuette che rappresentano le persone più comuni mentre svolgono la loro attività. La statuetta è chiamata Santoun che in lingua provenzale vuoi dire « piccolo santo». La "galette des rois" (torta dei re) è un delizioso dolce fatto di pasta sfogliata con dentro crema alla mandorla. Dentro è nascosta una figurina di gesso verniciato o ceramica che si chiama la "fava". Il giorno dell'Epifania, il più giovane dei conviviali va sotto il tavolo. Qualcuno taglia la torta., coperta da uno strofinaccio, in modo che il tagliatore non possa sapere in che porzione si trovi la fava. Ma, chissà perché, la fava si troverà nella porzione del bambino che sta sotto il tavolo... Quando la torta è tagliata, si prende una porzione e si chiede al bambino sotto la tavola : "per chi è questa ?" Il bambino risponde : "Per mamma, papa, Zia Tizia, me, sorella o fratello ecc.", nell'ordine che vuole lui. Quando tutte le porzione sono distribuite, si mangia. Quello che trova la fava è il re o la regina. Gli si mette sulla testa una corona di cartone dorato e si beve nell'onore del re o della regina.


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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14231

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN ARMENIA



Per la Chiesa Armena la Nascita ha avuto luogo il 6 gennaio, giorno dell' Epifania. La «leggenda» narra che i Re Magi hanno visto la Stella Cometa brillare al solstizio d'inverno. Si sono dunque messi in cammino per arrivare a Betlemme al momento della nascita, il 6 gennaio, con oro, incenso e mirra come regali. Dato che dopo la diaspora gli armeni si sono istallati maggiormente nei paesi occidentali a forte componente cattolica e protestante, la festa di Natale ha luogo la notte del 24 dicembre. Agli inizi dell'immigrazione alcune famiglie si riunivano in un grande gruppo e questa era l'occasione per ritrovare i canti e le danze del proprio paese. Man mano che arrivavano i figli e i nipoti il circolo si è ristretto per diventare più famigliare. Il pasto natalizio, più copioso del solito, si svolge in famiglia con uno scambio di regali. Naturalmente è Garante Baba, stessa figura del Babbo Natale della tradizione cattolica, che li distribuisce. Non è raro interrompere la serata per andare alla messa di mezzanotte alla chiesa cattolica più vicina. Il pasto comincia con dei mézés, che corrispondono all'aperitivo, poi soudjour (salsicce speziate)), pasterma (fette di carne molto fini rivestite di pasta speziata), dolma (foglie di vite al riso), tourchi (verdure all'aceto), beurég (calzone al formaggio), uova sode, sardine all'olio, insalata di fagioli bianchi, formaggio bianco(féta)...A fine pasto la tavola è invasa da frutta secca, arancie e mandarini, che restano a disposizione fino alla fine della festa. Il caffè è servito con il dolce.


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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14232

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN GERMANIA




il periodo natalizio inizia gia' a novembre. Il giorno di San Martino l' 11/11 le scuole organizzano per il tardo pomeriggio delle processioni dove i bambini portano delle lanterne, che hanno costruito con l 'aiuto dei maestri, e che servono per illuminare la strada a San Martino. Il 6 Dicembre arriva San Nicola che porta ai bambini dei cioccolatini o delle casette fatte con il pan speziato e altre bonta' da mangiare. Nel periodo dell' avvento vengono fatte delle ghirlande dove poi nelle quattro domeniche precedenti il Natale vengono messe delle candele e si addobba la casa. Il 24 dicembre si addobba l'albero e alla sera arriva il Christkind (il Bambino Gesù) e in alcuni luoghi Babbo Natale per consegnare i regali. In questo giorno la tavola viene guarnita con particolare cura e si mangia l' Oca Arrosto o la Carpa Blu.
La Germania è la patria dei mercatini di Natale e ogni sua città ne ospita uno. Non sono solamente delle usanze del periodo prenatalizio, ma sono anche delle vere e proprie feste popolari tra le più radicate e amate. Il mercatino più antico è quello di Dresda, nato intorno al 1434, e da allora la tradizione dei "Weihnachtsmarkt" (mercato di Natale) o "Christkindlsmarkt" (mercato di Gesù bambino) è arrivata in tutto il mondo. Quelli di Norimberga e Berlino attraggono milioni di visitatori, quelli di Stoccarda e Monaco sono un vero luogo di culto, che uniscono shopping, tradizioni, specialità gastronomiche locali e Gluhwein (vin brulè).


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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14233

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN ALASKA



nelle case si intonano canti classici e beneaugurali, sulla tavola sono già pronte le Frittelle con sciroppo d'acero, Cookies, la classica Piruk o torta di pesce e spesso salmone affumicato. In Alaska i bambini vanno di casa in casa portando una grande stella colorata sulla sommità di un bastone e cantano gioiosamente in attesa di una piccola offerta in denaro o dolci.


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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14234

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN CANADA


In Canada si usa decorare la casa con addobbi natalizi come corone di alloro, luci colorate e con l'albero di Natale. La settimana prima di Natale si scrive la lettera a Santa Claus per dirgli quali regali si desiderano ricevere. I bambini appendono anche delle calze in modo che Babbo Natale le possa riempire con caramelle e cioccolatini. In alcuni paesi esiste ancora la tradizione per i bambini di andare a cantare di casa in casa le canzoni natalizie. Come compenso ricevono qualche moneta, o dei dolcetti o qualcosa di caldo da bere (in Canada a Natale fa veramente freddo e spesso è tutto ghiacciato). Il pranzo natalizio tradizionale consiste nel tacchino ripieno con contorno di patate e salsa di mirtilli. In alcune famiglie invece del tacchino si usa cucinare l'anatra arrosto.


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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14235

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN AMERICA


In America i festeggiamenti natalizi variano molto di zona in zona: magie d'inverno vi aspettano a New York, la città delle meraviglie, dove la stagione natalizia inizia ufficialmente il 26 novembre con l'arrivo di Babbo Natale sulla trentaquattresima strada per la tradizionale Macy's Thanksgiving Day Parade. All'incrocio tra la Cinquantesima e la Quinta Strada spicca, in tutta la sua maestosità, l'albero di Natale, uno tra i più rinomati al mondo, quello del Rockefeller Center, la cui accensione è un appuntamento irrinunciabile per gli americani in generale, e per i newyorkesi in particolare, pronti ad ammirare le tantissime luci e le stelle di Swarovski che lo vestono di eleganza



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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14236

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

NATALE IN MESSICO



I giorni che precedono il Natale sono caratterizzati da una simpatica e popolare tradizione (risalente probabilmente alla metà dei XVI secolo), las posadas, che ripropone l'episodio dell'arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria e della loro ricerca di un luogo dove alloggiare. «Dar posada» vuol dire ospitare un viandante e, nella tradizione natalizia, la posada è l'abitazione stessa che accoglie i protagonisti della natività. In quest'occasione un corteo segue Giuseppe e Maria vestiti appropriatamente che vanno a chiedere «posada», cioè ospitalità, in una casa. Prima di arrivare alla casa, dove verranno accolti, si fermano a chiedere il permesso per alloggiare presso altre abitazioni con esito, però, negativo. Poi la processione riprende al suono degli strumenti musicali, intervallato da preghiere e canti di litanie. Finché, dinanzi alla porta della casa prescelta, al gruppo nella strada che domanda «posada» con un canto, risponde dall'interno dell'abitazione un secondo coro. Quindi viene aperta la porta per accogliere gli ospiti con Giuseppe e Maria. Dopo aver pregato tutti insieme, la famiglia ospitante offre dolci e bevande. Si termina con il gioco della pinata, una pentola di terracotta (pignatta) appesa ad una corda che un bambino bendato dovrà rompere colpendola con un bastone. Le pignatte sono piene di frutta, dolci e giocattoli.



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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #14237

Tradizioni natalizie all'estero (folklore)

STILLE NACHT



la storia del più tenero e famoso canto natalizio


Stille Nacht, heilige-Nacht (notte silenziosa, notte santa)... Così comincia il più tenero dei canti natalizi. La sua melodia esprime con proprietà la unzione della Natività di un tempo, quando al centro delle commemorazioni vi era la Sacra Famiglia, gli angeli, i Magi e i pastori.

Superando ogni frontiera, Stille Nacht e, senza alcun dubbio, la più simbolica delle musiche natalizie. E’ comprensibile, quindi, domandarsi quale sia l’origine di una composizione così straordinaria

Immergiamoci perciò alla corte di Federico Guglielmo di Prussia, quarto re con questo nome, poco dopo della sua ascesa al trono nel 1840.

E’ la notte di Natale. A Berlino il Re e la sua corte stanno commemorando la nascita di Cristo. Il coro della Cattedrale, diretto da Félix Mendelsohn, esegue una delle musiche del suo repertorio: Stille Nacht. Il Re assiste attonito. Chi è l’autore di questa bella canzone?
Il Re di Prussia non ammette imprecisioni.

Il Re esamina il libretto che contiene il repertorio degli inni: l’unica cosa riscontrabile è che manca l’indicazione del compositore.

Come?

Il Re di Prussia non ammetteva imprecisioni di tal genere. Subito dopo la cerimonia mandò a chiamare il direttore. Tuttavia Mendelsohn non sapeva dare nessuna spiegazione. Ricorse dunque al maestro dei concerti reali, Ludwig, di riconosciuta esperienza nello scoprire le origini delle canzoni sconosciute. Però, con gran rammarico di Federico Guglielmo, anch’egli non ne sapeva niente.
Se non lo sai, trovalo! Rispose il Re. Esigo ordine nel libro degli Inni Prussiani.

Alla ricerca dell’autore

Così Ludwig si ritrovò a mettere in gioco la sua reputazione. Era assolutamente necessario scoprire l’autore della canzone. Controllò minuziosamente le biblioteche e percorse città, principati e regni di tutta la Germania. Nessun risultato. In Sassonia, la canzone era nota, però nessuno sapeva nulla del suo autore.

“Il cacciatore di canzoni” come era stato soprannominato Ludwig, notò che lo stile della musica sembrava austriaco. Si diresse quindi a Vienna. Anche qui nuove estenuanti ricerche. Senza farselo ripetere un anziano musicista dell’epoca di Haydn gli dette una pista: Michael Haydn, fratello del famoso musicista, aveva composto molte opere sconosciute che erano andate perse. Non sarà stata sua la canzone della natività? Si chiese l’anziano.

Qualcuno aveva insegnato la musica ad un uccellino.

Si trattava però di una traccia labile e Ludwig si sentiva depresso, pensò quindi che era meglio far rientro a corte. Però durante il viaggio, mentre mangiava in un osteria, avvertì fortemente il contrasto tra l’allegria del canto di un uccellino e la malinconia nella quale si sentiva sommerso. All’improvviso fece un soprassalto.

Ha bisogno di qualcosa? Gli chiese sorpreso l’oste.

L’uccellino!

Come se si trattasse di una favola, l’uccellino stava cantando la misteriosa canzone della natività. Chi gliela aveva insegnata? L’oste non lo sapeva. Pressato da tante domande, il buon uomo disse che si trattava di un uccellino avuto in regalo. Un amico suo lo aveva comprato presso l’abbazia di Salisburgo.

San Pietro di Salisburgo! Curiosamente Michael Haydn era vissuto per molto tempo in quell’abbazia.

Ormai era scoperto. Era così sicuro che la melodia incantatrice fosse sua che Ludwig si diresse immediatamente verso l’abbazia.

All’arrivo, il maestro dei concerti reali della corte prussiana fu ricevuto con tutti gli onori che spettavano al suo rango. L’abate e i monaci gli offrirono una ottima cena e un ricovero confortevole. Però nessuno, proprio nessuno sapeva l’origine di quella canzone. Dubitavano che Michael Haydn ne fosse l’autore. E quando il “cacciatore di canzoni” raccontò dell’uccellino, l’abate e i monaci si sentirono offesi, poiché ritenevano che fosse una forzatura con natura insegnare canzoni agli uccellini. Ciò era proibito nel monastero. Ad ogni modo Ludwig esaminò tutte le opere di Michael Haydn nella stessa sala dove questi lavorava. E, come lo avevano già avvertito i monaci, non trovò nulla. Ritornando nuovamente sconsolato, l’inviato di sua maestà prussiana iniziò il suo rientro alla corte.

Per una circostanza fortuita, tra gli invitati alla cena offerta dall’abate si trovava il professore di una scuola, Ambrosio Preisttarner, che si interessò particolarmente alla storia dell’uccellino.

Questa potrebbe essere opera dei bambini del coro! Pensò il maestro.

Il tranello da il risultato sperato

E siccome sapeva imitare in modo ineguagliabile il canto degli uccelli, decise di mettere in pratica una strategia molto suggestiva per scoprire chi andava insegnando agli uccellini a cantare. Alcuni giorni dopo, appostato vicino alla finestra che dava sul patio della scuola, fischiava, come se fosse un uccellino, Stille Nacht.

La tattica dette i suoi risultati non appena si udì una vocina che diceva: Oh uccellino, sei tornato!

E poco distante correva fuori un bambino di nove anni che rimase molto sorpreso e spaventato quando si rese conto che era caduto in una trappola.

Come ti chiami? Gli chiese il professore.

Fèlix Grubber, rispose il piccolo.

Però invece di un castigo, il piccolo Grubber ricevette il sorriso amabile del maestro.

Dove hai appreso questa canzone?

Me l’ha insegnata mio padre, l’ha composta lui.

Senza perdere tempo, Preisttarner si diresse a casa del bambino, che viveva in una cittadina vicina, a Ovendorf. Qui incontrò Franz Saber Grubber, anch’egli maestro di scuola. Egli aveva effettivamente composto la musica, però le parole erano di un suo amico sacerdote Josef Moor parroco della cittadina di Barran, che era morto pochi anni prima. Pieno di gioia, Preisttarner scrisse all’inviato del Re di Prussia.

La sera di Natale

Alla richiesta del professor Preisttarner, Franz Grubber scrisse subito come nacque il più famoso canto di Natale e fu di grande aiuto per correggere le innumerevoli alterazioni e che nell’arco di 35 anni si erano prodotte nella musica.

Era la sera di Natale racconta il maestro Grubber: “la piccola Chiesa dominava con la sua torre campanaria gli innevati tetti dell’abitato circostante, come una gallina che protegge i suoi pulcini. Nella canonica il giovane sacerdote Josef Moor, di solo 26 anni, ripassava il Vangelo preparando l’omelia di quella notte. Un bussare alla porta rompe il silenzio. E’ una contadina che chiama il Parroco perché visiti un bambino nato in quella notte. Senza indugio, il sacerdote lascia il calore della sua casa e dopo una faticosa camminata in montagna giunge alla umile baita dove era nato il bambino. Appena di ritorno, solo, solo illuminato dal tenue chiarore delle stelle che si riflette sulla bianca coltre di neve, il Padre Moor medita sulla scena che ha appena visto. Quel bambino, quella famiglia di contadini, quella umile casetta lo hanno impressionato. Gli ricordano un altro bambino, un altro matrimonio, un’altra casetta in Betlemme di Giudea. Dopo la Messa di Mezzanotte padre Moor, poiché non riusciva a dormire, compose un poema che terminò scrivendo il testo di Stille Nacht.

La mattina seguente, giorno di Natale del 1818, il pio sacerdote incontrò un suo buon amico e collaboratore, il giovane trentunenne maestro di scuola Francisco Javier Grubber. Dopo aver letto il poema Grubber esclamò:
- Padre, questa è esattamente la canzone di Natale di cui avevamo bisogno! Dio sia lodato!

E quello stesso giorno compose la musica.

Come si venne a conoscenza altrove di Stille Nacht? Il maggiore responsabile della sua divulgazione è stato probabilmente il famoso costruttore di organi di Sillertau, in Tirolo, Carlos Mauraher, uomo dalla memoria prodigiosa, al quale piaceva immensamente cantare, da buon tirolese.

In una certa occasione, qualcosa cominciò a funzionare male nell’organo di Ovendorf, e Mauraher andò a vedere di che si trattava: era solo un buco nel mantice, facile da riparare; dopodiché chiese all’organista Franz Grubber di fare un prova per verificare che funzionava secondo il suo gusto. Istintivamente Grubber attaccò la musica dello Stille Nacht e Padre Moor, che si trovava lì anche lui, cantò con lui la nuova canzone. Mauraher la ascoltò incantato, e chiese che fosse ripetuta, cercando di fissarla nella sua prodigiosa memoria. Chiese anche chi fosse l’autore, ma i due sorrisero senza rispondere.

Il fabbricante di organi partì canticchiando la musica per le montagne fino ad arrivare a Sillertau dove i bambini lo stavano aspettando, perché sapevano che sempre portava con se qualche nuova musica.
Ma che bella che era questa canzone che insegnava adesso!
In un battibaleno lo Stille Nacht stava sulle labbra dei migliori cantori di Sillertau: due maschietti e due femminucce, i fratelli Trazer. Cantavano come usignoli, affermò Mauraher. La famiglia Trazer da lunga tradizione trasmessa da padre in figlio, fabbricavano e vendevano dei buoni di guanti di camoscio. E i fratellini Trazer, per distrarsi, cantavano mentre offrivano il loro prodotto. Rapidamente si resero conto che la nuova canzone attraeva particolarmente, e le persone si mettevano in cerchio per ascoltarli. Fu così che divenne famosa nel Tirolo la “canzone del Cielo”, come l’avevano chiamata, non sapendo quale fosse l’autore. E così la melodia attraversò le altre regione dell’Austria, arrivando finalmente anche in Germania, poiché i fratelli Trazer andavano ogni anno alla Fiera Internazionale di Leipzig, in Sassonia, per vendere i propri guanti.

A Leipzig finirono col venire invitati per cantare proprio in presenza del Re di Sassonia. In quel momento la fama della “canzone scesa dal Cielo” fu definitivamente consacrata. Dopo questi eventi, i fratelli Trazer viaggiarono in altre regioni, cantando sempre Stille Nacht, compreso Berlino, dove un musicista della corte prussiana incluse la nuova canzone nel repertorio del coro della cattedrale di Berlino. Ma giunti a questo punto, lo spirito militare dei prussiani e le riproduzioni successive alterarono completamente la melodia e il testo originale, e fu solo con l’esigente richiesta di Federico Guglielmo IV che si potè conoscere la provvidenziale storia che vi abbiamo appena raccontato e recuperare l’originale versione della musica.

* * *

Erano trascorsi 1800 anni dell’Era Cristiana, e tuttavia un canto natalizio popolare e perfetto non era ancora apparso. E si potrà dire che nelle pieghe della storia gli uomini lo cercavano a tentoni.

Infine questo anelito si è posato su due anime che, senza saperlo, nel momento esatto voluto dalla Provvidenza, composero la canzone di Natale per eccellenza che ha meravigliato il mondo intero.

Mentre ricordiamo interiormente l’eccelsa melodia, meditiamo un poco il Natale.

Il Bambino Gesù così piccino – e così grande allo stesso tempo!, era posto in un umile mangiatoia.

Colui che ha creato il Cielo e la Terra, il sole e le stelle, gli oceani e la terra ferma, messo in tal modo alla nostra portata. Colui che è infinitamente maggiore di noi si è fatto più piccolo di noi.

Proprio per questo, quando, inginocchiati davanti al Presepe, contempliamo il Bambino Gesù, nasce in noi un gran rispetto, un rispetto sacrale, accompagnato da venerazione e compassione. Ed è proprio questa miscela di rispetto e compassione che ispira i nostri cuori l’ascolto di Stille Nacht.
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si cacciava il 26


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