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ARGOMENTO: Calendario dell'Avvento 2012

Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13426

Cenone della vigilia o pranzo di Natale

MENU’SICILIANO:

sfinciuni,stoccafisso in umido.insalata di Natale

cucciddara,mustazzuoli, nucatuli,petrafennula, biscotti all’anice

VINI; Corvo bianco o Etna rosato.Albanello di Siracusa liquoroso



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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13427

Cenone della vigilia o pranzo di Natale



durante il cenone e il pranzo berremo



e per finire:
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13428

Cenone della vigilia o pranzo di Natale


:oops:


cosa ho dimenticato???




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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13468

Canzoni di Natale
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13469

20 tra le più famose canzoni 'pop' cantate nel periodo di Natale

1 All I Want For Christmas Is You - Mariah Carey
2 Last Christmas - Wham
3 Fairytale of New York - The Pogues
4 Merry Xmas Everybody - Slade
5 I Wish It Could Be Christmas Every Day - Wizzard
6 Do They Know It’s Christmas? - Band Aid
7 Driving Home For Christmas - Chris Rea
8 Stop The Cavalry - Jona Lewie
9 White Christmas - Bing Crosby
10 Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow! - Dean Martin
11 I Believe In Father Christmas Greg Lake
12 Wonderful Christmas Time - Paul McCartney
13 Merry Christmas Everyone - Shakin’ Stevens
14 Step into Christmas - Elton John
15 The Power of Love - Frankie Goes to Hollywood
16 Happy Christmas (War Is Over) - John &Yoko
17 Rockin’ around the Christmas Tree Brenda Lee
18 Winter Wonderland - Darlene Love
19 Stay Another Day - East 17
20 2000 Miles - The Pretenders
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13470

e alcune canzoni legate alla nostra tradizione italica del natale:

Astro del ciel

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu che i Vati da lungi sognar, tu che angeliche voci nunziar,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu disceso a scontare l'error, Tu sol nato a parlare d'amor,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!



Tu scendi dalle stelle

Tu scendi dalle stelle o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar.
O Dio beato!
Ah! Quanto ti costò l'avermi amato.
Ah! Quanto ti costò l'avermi amato.

A te che sei del mondo il Creatore,
mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto, quanta questa povertà
più mi innamora, giacchè ti fece amor povero ancora.
Giacchè ti fece amor povero ancora.

Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venire a tremar su questo fieno;
per venire a tremar su questo fieno.
Caro eletto del mio petto, dove amor ti trasportò!
O Gesù mio, perchè tanto patir, per amor mio...


Bianco Ntale

Quel lieve tuo candor, neve,
discende lieto nel mio cuor.
Nella notte santa il cuor esulta
d'amor, è Natale ancor.

E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.

Oh...oh oh oh oh

E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.


si lo so...sono da Coro dello Zecchino d'oro, ma sono sempre valide! :emot:
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13471

E se capitate in Sardegna non sarà raro sentire queste canzoni durante la novena del Natale o le messe del tempo di Natale (queste per partigianeria meritano il video!!^_^)





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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13472

La fantastica storia della canzone natalizia più famosa: STILLE NACHT


Stille Nacht, heilige-Nacht (notte silenziosa, notte santa)... Così comincia il più tenero dei canti natalizi. La sua melodia esprime con proprietà la unzione della Natività di un tempo, quando al centro delle commemorazioni vi era la Sacra Famiglia, gli angeli, i Magi e i pastori.

Superando ogni frontiera, Stille Nacht e, senza alcun dubbio, la più simbolica delle musiche natalizie. E’ comprensibile, quindi, domandarsi quale sia l’origine di una composizione così straordinaria

Immergiamoci perciò alla corte di Federico Guglielmo di Prussia, quarto re con questo nome, poco dopo della sua ascesa al trono nel 1840.

E’ la notte di Natale. A Berlino il Re e la sua corte stanno commemorando la nascita di Cristo. Il coro della Cattedrale, diretto da Félix Mendelsohn, esegue una delle musiche del suo repertorio: Stille Nacht. Il Re assiste attonito. Chi è l’autore di questa bella canzone?
Il Re di Prussia non ammette imprecisioni.

Il Re esamina il libretto che contiene il repertorio degli inni: l’unica cosa riscontrabile è che manca l’indicazione del compositore.

Come?

Il Re di Prussia non ammetteva imprecisioni di tal genere. Subito dopo la cerimonia mandò a chiamare il direttore. Tuttavia Mendelsohn non sapeva dare nessuna spiegazione. Ricorse dunque al maestro dei concerti reali, Ludwig, di riconosciuta esperienza nello scoprire le origini delle canzoni sconosciute. Però, con gran rammarico di Federico Guglielmo, anch’egli non ne sapeva niente.
Se non lo sai, trovalo! Rispose il Re. Esigo ordine nel libro degli Inni Prussiani.

Alla ricerca dell’autore

Così Ludwig si ritrovò a mettere in gioco la sua reputazione. Era assolutamente necessario scoprire l’autore della canzone. Controllò minuziosamente le biblioteche e percorse città, principati e regni di tutta la Germania. Nessun risultato. In Sassonia, la canzone era nota, però nessuno sapeva nulla del suo autore.

“Il cacciatore di canzoni” come era stato soprannominato Ludwig, notò che lo stile della musica sembrava austriaco. Si diresse quindi a Vienna. Anche qui nuove estenuanti ricerche. Senza farselo ripetere un anziano musicista dell’epoca di Haydn gli dette una pista: Michael Haydn, fratello del famoso musicista, aveva composto molte opere sconosciute che erano andate perse. Non sarà stata sua la canzone della natività? Si chiese l’anziano.

Qualcuno aveva insegnato la musica ad un uccellino.

Si trattava però di una traccia labile e Ludwig si sentiva depresso, pensò quindi che era meglio far rientro a corte. Però durante il viaggio, mentre mangiava in un osteria, avvertì fortemente il contrasto tra l’allegria del canto di un uccellino e la malinconia nella quale si sentiva sommerso. All’improvviso fece un soprassalto.

Ha bisogno di qualcosa? Gli chiese sorpreso l’oste.

L’uccellino!

Come se si trattasse di una favola, l’uccellino stava cantando la misteriosa canzone della natività. Chi gliela aveva insegnata? L’oste non lo sapeva. Pressato da tante domande, il buon uomo disse che si trattava di un uccellino avuto in regalo. Un amico suo lo aveva comprato presso l’abbazia di Salisburgo.

San Pietro di Salisburgo! Curiosamente Michael Haydn era vissuto per molto tempo in quell’abbazia.

Ormai era scoperto. Era così sicuro che la melodia incantatrice fosse sua che Ludwig si diresse immediatamente verso l’abbazia.

All’arrivo, il maestro dei concerti reali della corte prussiana fu ricevuto con tutti gli onori che spettavano al suo rango. L’abate e i monaci gli offrirono una ottima cena e un ricovero confortevole. Però nessuno, proprio nessuno sapeva l’origine di quella canzone. Dubitavano che Michael Haydn ne fosse l’autore. E quando il “cacciatore di canzoni” raccontò dell’uccellino, l’abate e i monaci si sentirono offesi, poiché ritenevano che fosse una forzatura con natura insegnare canzoni agli uccellini. Ciò era proibito nel monastero. Ad ogni modo Ludwig esaminò tutte le opere di Michael Haydn nella stessa sala dove questi lavorava. E, come lo avevano già avvertito i monaci, non trovò nulla. Ritornando nuovamente sconsolato, l’inviato di sua maestà prussiana iniziò il suo rientro alla corte.

Per una circostanza fortuita, tra gli invitati alla cena offerta dall’abate si trovava il professore di una scuola, Ambrosio Preisttarner, che si interessò particolarmente alla storia dell’uccellino.

Questa potrebbe essere opera dei bambini del coro! Pensò il maestro.

Il tranello da il risultato sperato

E siccome sapeva imitare in modo ineguagliabile il canto degli uccelli, decise di mettere in pratica una strategia molto suggestiva per scoprire chi andava insegnando agli uccellini a cantare. Alcuni giorni dopo, appostato vicino alla finestra che dava sul patio della scuola, fischiava, come se fosse un uccellino, Stille Nacht.

La tattica dette i suoi risultati non appena si udì una vocina che diceva: Oh uccellino, sei tornato!

E poco distante correva fuori un bambino di nove anni che rimase molto sorpreso e spaventato quando si rese conto che era caduto in una trappola.

Come ti chiami? Gli chiese il professore.

Fèlix Grubber, rispose il piccolo.

Però invece di un castigo, il piccolo Grubber ricevette il sorriso amabile del maestro.

Dove hai appreso questa canzone?

Me l’ha insegnata mio padre, l’ha composta lui.

Senza perdere tempo, Preisttarner si diresse a casa del bambino, che viveva in una cittadina vicina, a Ovendorf. Qui incontrò Franz Saber Grubber, anch’egli maestro di scuola. Egli aveva effettivamente composto la musica, però le parole erano di un suo amico sacerdote Josef Moor parroco della cittadina di Barran, che era morto pochi anni prima. Pieno di gioia, Preisttarner scrisse all’inviato del Re di Prussia.

La sera di Natale

Alla richiesta del professor Preisttarner, Franz Grubber scrisse subito come nacque il più famoso canto di Natale e fu di grande aiuto per correggere le innumerevoli alterazioni e che nell’arco di 35 anni si erano prodotte nella musica.

Era la sera di Natale racconta il maestro Grubber: “la piccola Chiesa dominava con la sua torre campanaria gli innevati tetti dell’abitato circostante, come una gallina che protegge i suoi pulcini. Nella canonica il giovane sacerdote Josef Moor, di solo 26 anni, ripassava il Vangelo preparando l’omelia di quella notte. Un bussare alla porta rompe il silenzio. E’ una contadina che chiama il Parroco perché visiti un bambino nato in quella notte. Senza indugio, il sacerdote lascia il calore della sua casa e dopo una faticosa camminata in montagna giunge alla umile baita dove era nato il bambino. Appena di ritorno, solo, solo illuminato dal tenue chiarore delle stelle che si riflette sulla bianca coltre di neve, il Padre Moor medita sulla scena che ha appena visto. Quel bambino, quella famiglia di contadini, quella umile casetta lo hanno impressionato. Gli ricordano un altro bambino, un altro matrimonio, un’altra casetta in Betlemme di Giudea. Dopo la Messa di Mezzanotte padre Moor, poiché non riusciva a dormire, compose un poema che terminò scrivendo il testo di Stille Nacht.

La mattina seguente, giorno di Natale del 1818, il pio sacerdote incontrò un suo buon amico e collaboratore, il giovane trentunenne maestro di scuola Francisco Javier Grubber. Dopo aver letto il poema Grubber esclamò:
- Padre, questa è esattamente la canzone di Natale di cui avevamo bisogno! Dio sia lodato!

E quello stesso giorno compose la musica.

Come si venne a conoscenza altrove di Stille Nacht? Il maggiore responsabile della sua divulgazione è stato probabilmente il famoso costruttore di organi di Sillertau, in Tirolo, Carlos Mauraher, uomo dalla memoria prodigiosa, al quale piaceva immensamente cantare, da buon tirolese.

In una certa occasione, qualcosa cominciò a funzionare male nell’organo di Ovendorf, e Mauraher andò a vedere di che si trattava: era solo un buco nel mantice, facile da riparare; dopodiché chiese all’organista Franz Grubber di fare un prova per verificare che funzionava secondo il suo gusto. Istintivamente Grubber attaccò la musica dello Stille Nacht e Padre Moor, che si trovava lì anche lui, cantò con lui la nuova canzone. Mauraher la ascoltò incantato, e chiese che fosse ripetuta, cercando di fissarla nella sua prodigiosa memoria. Chiese anche chi fosse l’autore, ma i due sorrisero senza rispondere.

Il fabbricante di organi partì canticchiando la musica per le montagne fino ad arrivare a Sillertau dove i bambini lo stavano aspettando, perché sapevano che sempre portava con se qualche nuova musica.
Ma che bella che era questa canzone che insegnava adesso!
In un battibaleno lo Stille Nacht stava sulle labbra dei migliori cantori di Sillertau: due maschietti e due femminucce, i fratelli Trazer. Cantavano come usignoli, affermò Mauraher. La famiglia Trazer da lunga tradizione trasmessa da padre in figlio, fabbricavano e vendevano dei buoni di guanti di camoscio. E i fratellini Trazer, per distrarsi, cantavano mentre offrivano il loro prodotto. Rapidamente si resero conto che la nuova canzone attraeva particolarmente, e le persone si mettevano in cerchio per ascoltarli. Fu così che divenne famosa nel Tirolo la “canzone del Cielo”, come l’avevano chiamata, non sapendo quale fosse l’autore. E così la melodia attraversò le altre regione dell’Austria, arrivando finalmente anche in Germania, poiché i fratelli Trazer andavano ogni anno alla Fiera Internazionale di Leipzig, in Sassonia, per vendere i propri guanti.

A Leipzig finirono col venire invitati per cantare proprio in presenza del Re di Sassonia. In quel momento la fama della “canzone scesa dal Cielo” fu definitivamente consacrata. Dopo questi eventi, i fratelli Trazer viaggiarono in altre regioni, cantando sempre Stille Nacht, compreso Berlino, dove un musicista della corte prussiana incluse la nuova canzone nel repertorio del coro della cattedrale di Berlino. Ma giunti a questo punto, lo spirito militare dei prussiani e le riproduzioni successive alterarono completamente la melodia e il testo originale, e fu solo con l’esigente richiesta di Federico Guglielmo IV che si potè conoscere la provvidenziale storia che vi abbiamo appena raccontato e recuperare l’originale versione della musica.

* * *

Erano trascorsi 1800 anni dell’Era Cristiana, e tuttavia un canto natalizio popolare e perfetto non era ancora apparso. E si potrà dire che nelle pieghe della storia gli uomini lo cercavano a tentoni.

Infine questo anelito si è posato su due anime che, senza saperlo, nel momento esatto voluto dalla Provvidenza, composero la canzone di Natale per eccellenza che ha meravigliato il mondo intero.

Mentre ricordiamo interiormente l’eccelsa melodia, meditiamo un poco il Natale.

Il Bambino Gesù così piccino – e così grande allo stesso tempo!, era posto in un umile mangiatoia.

Colui che ha creato il Cielo e la Terra, il sole e le stelle, gli oceani e la terra ferma, messo in tal modo alla nostra portata. Colui che è infinitamente maggiore di noi si è fatto più piccolo di noi.

Proprio per questo, quando, inginocchiati davanti al Presepe, contempliamo il Bambino Gesù, nasce in noi un gran rispetto, un rispetto sacrale, accompagnato da venerazione e compassione. Ed è proprio questa miscela di rispetto e compassione che ispira i nostri cuori l’ascolto di Stille Nacht.
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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13473

Come tacere il canto televisivo natalizio più famoso fatto dal coro gospel più famoso, il St Francis:



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Calendario dell'Avvento 2012 11 Anni 4 Mesi fa #13475

e aggiungo anche un pò di spagnolo: josè feliciano!


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