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ARGOMENTO: Calendario dell'Avvento 2013

Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28104

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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28105

Natività tra i profeti Isaia ed Ezechiele
Duccio di Buoninsegna
1308-1311 circa
National Gallery of Art, Washington



La Maestà di Duccio, posta sull'altare maggiore del Duomo di Siena con una solenne processione il 9 giugno 1311, venne rimossa dalla sua prestigiosa collocazione nel 1506, per il mutato gusto in fatto d'arte sacra. Nel 1771 la grandiosa pala venne trasferita alla chiesa di Sant'Ansano in località Castelvecchio di Siena, dove venne smontata e segata in più porzioni: in quell'occasione numerosi pannelli andarono perduti. Mentre i pannelli più grandi tornarono in Duomo nel 1795 e da lì vennero esposti in un museo nel 1878, molti altri, appartenenti soprattutto alle parti accessorie come le predelle e le cuspidi, vennero dispersi.

Il pannello della Natività finì nel 1884 nel Kaiser Friedrich Museum di Berlino e nel 1937 venne scambiato con un'opera dei mercanti d'arte della Duveen Brothers Inc., il Ritratto d'uomo con liuto di Hans Holbein. Immesso nel mercato d'arte, fu acquistato il 26 aprile 1937 dal Trust di Andrew Mellon, finendo nel nucleo originario della galleria statunitense con la sua donazione del 1937.


La piccola tavola mostra al centro la grotta della Natività, con la monumentale Vergine Maria distesa dopo il parto, estremamente evidenziata dal contrasto tra il suo velo blu, il telo rosso su cui è distesa e lo sfondo scuro della grotta; più indietro si vede il lettino dove sta Gesù in fasce, riscaldato dal bue e l'asinello. San Giuseppe si trova fuori dalla grotta a sinistra, seduto sulle rocce scheggiate che circondano la capanna, e la sua posizione defilata ma attenta sottolinea il suo ruolo nella sacra famiglia, cioè quello esclusivamente di custode della Vergine e del Bambino. La tavoletta contiene anche altri episodi: il lavaggio del Bambino a cura di due inservienti, in basso leggermente a sinistra, e l'annuncio ai pastori, sulla destra, ai quali appare un angelo con un cartiglio che reca le parole divine. Sulla capanna si trova la stella cometa e un coro di quattordici angeli, compreso quello annunciante, disposti in maniera simmetrica su due file. In alto infine un cerchio blu, a cui si rivolgono gli angeli in preghiera, ricorda l'occhio divino che veglia la scena.

La composizione della scena è fedele ai modelli bizantini, con più scene rappresentate contemporaneamente, uno sviluppo bidimensionale dello spazio e le proporzioni gerarchiche tra i personaggi.

Ai lati, in due scomparti separati che intervallavano le storie della Vergine, si trovano i profeti Isaia ed Ezechiele; essi sono dipinti in una scala diversa e recano in mano cartigli con le loro profezie. Si tratta di figure composte specularmente, con una mano alzata in segno di stupore.
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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28106



2.



A questo punto, è necessario fermarsi un attimo. Se non vivete a Pineta, e non siete frequentatori abituali del BarLume, per capire chi sta parlando e cosa sta succedendo occorre che facciamo un piccolo passo indietro. Niente di drammatico, non preoccupatevi: ci limitiamo a tornare a una mattina di metà ottobre. Un periodo tranquillo, visto che l’estate è finita da un pezzo e che il Natale è ancora parecchio lontano, e quindi al bar troviamo solo il barrista e i clienti abituali. Una mattina tranquilla, che inizia come sempre: caffè, dolcetto e lettura del giornale.

«“… ha sancito il divieto di insegnare, nelle scuole dello stato, la teoria del progetto intelligente nell’ambito del corso di scienze naturali, equiparandola di fatto alla teoria dell’evoluzione di Darwin. In questo modo, il giudice americano John E. Jones sostiene di aver fatto null’altro se non rilevare l’anticostituzionalità di tale insegnamento. La sentenza, infatti, si basa…”».
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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28107

La voce, dal timbro netto e impersonale, veniva dal retro di un giornale aperto con cura estrema da due mani adunche. La mano sinistra era munita di un anello nuziale e di una sigaretta accesa, la cui cenere lunga e compatta denunciava l’assenza di effettivo uso della suddetta, a causa probabilmente dell’impossibilità di fumare tenendo un giornale aperto. La mano destra non aveva particolari segni di riconoscimento, se si eccettua la lunghezza dell’unghia del mignolo sui cui usi abituali ci sembra opportuno non addentrarci nei particolari, esattamente al contrario di quanto faceva l’unghia stessa di solito.

Tutti questi particolari contribuivano ad identificare immediatamente il proprietario delle mani in Gino Rimediotti, settantaduenne ex portalettere, lettore ufficiale del giornale nell’ambito del suo attuale stato lavorativo di pensionato al bar, incarico che ricopre con dedizione. Il ruolo di lettore gli viene, oltre che dalla voce chiara e squillante ancorché priva di slancio interpretativo, dal fatto che nel corso della lettura non si esibisce in continui commenti sul contenuto del giornale medesimo come stava per fare, per esempio, il suo vicino di tavolo.

Il quale, dopo un grugnito, interruppe senza riguardi la lettura per dire la sua:
«Su cosa si basa. Vedrai. Si basa sur fatto che l’amerìani cianno bisogno der giudice per qualsiasi cosa. Mi ricordo qualche anno fa una bimba di sedicianni si sfece i tendini a’ polsi perché passava dieci ore al giorno a giocare con i giochini elettronici. E la su’ mamma, invece di rintronalla da’ nocchini ner capo, fece causa alla ditta de’ giochini perché sulla scatola ’un c’era scritto che gioa’ dieci ore ar giorno poteva esse’ perioloso. E l’ha vinta!».

«O come mai l’ha vinta?».
«Te l’ho detto, Ampelio. Perché sul manuale non c’era l’avvertimento che gioa’ dieci ore di fila è perioloso».
A parlare era stato Pilade Del Tacca, settantuno di età, centosessanta di altezza, centosei di diametro e trecentodieci di colesterolo. Dopo aver vissuto una trentina d’anni a spese dello Stato con la scusa di lavorare in Comune, il Del Tacca aveva deciso di ufficializzare il fatto di non aver mai avuto voglia di fare un tubo andando in pensione a cinquantadue anni e continuando così a campare alle spalle dello Stato medesimo. Un vecchietto grasso, antipatico, cinico e lucidissimo, il cui principale talento consisteva nel trovare le magagne e nello spiegarle ai suoi pari; la spiegazione che dette dell’accadimento in questione però non apparve esaustiva al suo interlocutore, che si vide costretto a puntualizzare:
«Ma fammi ir piacere. Allora se mangio un chilo di lupini e poi ’un cào per una settimana, posso fa’ causa ar Vaglini perché sur sacchetto ’un c’è scritto che i lupini murano ’r culo?».

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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28108



Ascoltate questa canzone natalizia :



Qui Mario Biondi si è divertito ad adattare al clima natalizio la sua canzone di successo.
Ma ascoltate bene le parole.
Nelle parte finale almeno due volte il cantante inserisce una parola apparentemente anomala (apparentemente, perché in realtà suppongo ci sia un motivo ben preciso). Anche se il testo è in inglese , la parola si capisce piuttosto bene.


Qual è questa parola ?





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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28125

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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28126

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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28127

La descrizione della nascita o natività di Gesù (o soltanto Natività, per antonomasia) è contenuta nei vangeli secondo Matteo e secondo Luca oltre che nel Protovangelo di Giacomo.
La valutazione sulla valenza storica dei racconti evangelici sulla Natività è oggetto di controversie. I testi di Matteo e Luca concordano su due eventi centrali, che verificano, secondo l'interpretazione cristiana, due profezie dell'Antico Testamento: la nascita di Gesù a Betlemme (Michea, 5,1), da una vergine (Isaia 7,14). Entrambi i vangeli raccontano inoltre della nascita al "tempo di re Erode", riferiscono il nome dei genitori (Maria, promessa sposa di Giuseppe) e attribuiscono il concepimento verginale all'opera dello Spirito Santo.
Le due narrazioni differiscono invece riguardo alle motivazioni per cui Gesù sarebbe nato a Betlemme, agli annunci dell'angelo e alle ragioni per cui la famiglia si recò a Nazaret dopo la nascita. Le differenze tra le due narrazioni sono così rilevanti, che gli studiosi ritengono che queste siano uno degli indizi della redazione indipendente dei due vangeli (la cosiddetta Teoria delle due fonti).
La tradizionale datazione della nascita all'anno 1 a.C. è con ogni probabilità un errore compiuto nel VI secolo dal monaco Dionigi il Piccolo. Oggi la maggior parte degli studiosi colloca la nascita di Gesù tra il 7 e il 6 a.C.
L'istituzione formale della festa liturgica del Natale, come ricorrenza della nascita di Gesù, e la sua collocazione al 25 dicembre è documentata a Roma dal 336, e la si riscontra nel Chronographus, redatto intorno alla metà del IV secolo dal letterato romano Furio Dionisio Filocalo.





Giotto, la Natività, dalla Cappella degli Scrovegni. La presenza del bue e dell'asinello è testimoniata dal Protovangelo di Giacomo.
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Calendario dell'Avvento 2013 10 Anni 5 Mesi fa #28128

Narrazione dei vangeli sinottici

Tra i libri del Nuovo Testamento, gli unici a descrivere la nascita di Gesù sono il Vangelo secondo Matteo e Vangelo secondo Luca. Gli altri due vangeli (Marco e Giovanni) iniziano infatti descrivendo il ministero pubblico di Gesù nell'età adulta, tralasciando la sua infanzia.
Sia Matteo che Luca concordano su alcuni punti:
Giuseppe e Maria, i genitori di Gesù, erano fidanzati ma non sposati quando Maria restò incinta (Matteo 1,20, Luca 1,27 e 2,4);
in entrambi i vangeli la nascita di Gesù è annunciata da un angelo (Matteo 1,20-23 descrive l'annuncio dell'angelo a Giuseppe, Luca 1,30-35 quello a Maria);
il bambino è concepito per intervento divino (Matteo 1,20, Luca 1,34);
un angelo afferma che il suo nome sarà Gesù e che sarà il Salvatore (Matteo 1,21, Luca 2,11);
la nascita avviene al tempo di Erode il Grande (Matteo 2,1, Luca 1,5);
Gesù trascorre gli anni da adolescente a Nazaret (Matteo 2,23, Luca 2,51).

Vangelo secondo Matteo

Il Vangelo secondo Matteo (1-2) inizia con la genealogia di Gesù, quindi accenna brevemente al concepimento verginale di Maria per opera dello Spirito Santo. A questo segue un annuncio di un angelo allo sposo Giuseppe, il quale aveva pensato a un concepimento adulterino, e lo rassicura sull'origine soprannaturale del bambino.
Maria partorisce il bambino, cui viene dato il nome Gesù.
Successivamente arrivano a Gerusalemme dei magi dall'oriente, i quali avevano letto nel sorgere di un "astro" l'annuncio della nascita del re dei Giudei. Il legittimo re, Erode, resta turbato, e li invia a Betlemme sulla base della profezia di Michea (Mi5,1) con l'intento di avere informazioni su questo re illegittimo. Guidati dall'astro, i magi arrivano "nella casa" e offrono a Gesù bambino "oro, incenso e mirra". Avvertiti quindi in sogno di non tornare da Erode, che aveva intenti omicidi verso il possibile usurpatore, i magi tornano nel loro paese.
Un angelo intanto informa in sogno Giuseppe di fuggire in Egitto per sottrarsi all'ira di Erode. Questi infatti, non conoscendo l'identità del re neonato, fa uccidere tutti i bambini di Betlemme sotto i due anni (l'episodio è noto come strage degli innocenti). La famiglia ritorna dall'Egitto solo alla morte di Erode, ma a causa della presenza sul trono del figlio Erode Archelao, in sogno un angelo indica loro di recarsi a Nazaret, in Galilea, affinché si avveri la profezia secondo la quale «sarà chiamato Nazareno».

1:18 Ecco come è nato Gesù Cristo. Maria, sua madre, era fidanzata con Giuseppe; essi non vivevano ancora assieme, ma lo Spirito Santo agì in Maria ed ella si trovò incinta.
1:19 Ormai Giuseppe stava per sposarla. Egli voleva fare ciò che era giusto, ma non voleva denunciarla di fronte a tutti. Allora decise di rompere il fidanzamento, senza dir niente a nessuno.
1:20 Ci stava ancora pensando, quando una notte in sogno gli apparve un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, discendente di Davide, non devi aver paura di sposare Maria, la tua fidanzata: il bambino che lei aspetta è opera dello Spirito Santo.
1:21 Maria partorirà un figlio e tu gli metterai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo da tutti i peccati».
1:22 E così si avverò quello che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
1:23 Ecco, la vergine sarà incinta partorirà un figlio ed egli sarà chiamato Emmanuele. Questo nome significa: «Dio è con noi».
1:24 Quando Giuseppe si svegliò, fece come l'angelo di Dio gli aveva ordinato e prese Maria in casa sua.
1:25 E senza che avessero avuto fin'allora rapporti matrimoniali, Maria partorì il bambino e Giuseppe gli mise nome Gesù.
2:1 Gesù nacque a Betlemme, una città nella regione della Giudea, al tempo del re Erode. Dopo la sua nascita, arrivarono a Gerusalemme alcuni uomini sapienti che venivano dall'oriente
2:2 e domandarono: «Dove si trova quel bambino, nato da poco, il re dei giudei? In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo».
2:3 Queste parole misero in agitazione tutti gli abitanti di Gerusalemme, e specialmente il re Erode. Il quale appena lo seppe,
2:4 radunò tutti i capi dei sacerdoti e i maestri della legge e domandò: «In quale luogo deve nascere il Messia?».
2:5 Essi risposero: «A Betlemme, nella regione della Giudea, perché nella Bibbia è scritto:
2:6 Tu Betlemme, del paese di Giudea, non sei certo la meno importante tra le città della Giudea, perché da te uscirà un capo che guiderà il mio popolo, Israele».
2:7 Allora il re Erode chiamò in segreto quei sapienti venuti da lontano e si fece dire, con esattezza, quando era apparsa la stella.
2:8 Poi li mandò a Betlemme dicendo: «Andate e cercate con ogni cura il bambino. Quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, così anch'io andrò a onorarlo».
2:9 Ricevute queste istruzioni da parte del re, essi partirono. In viaggio, apparve ancora a quei sapienti la stella che avevano visto in oriente,
2:10 ed essi furono pieni di grandissima gioia. La stella si muoveva davanti a loro fino a quando non arrivò sopra la casa dove si trovava il bambino: là si fermò.
2:11 Essi entrarono in quella casa e videro il bambino e sua madre, Maria. Si inginocchiarono e adorarono il bambino. Poi aprirono i bagagli e gli offrirono regali: oro, incenso e mirra.




Adorazione dei magi, Sandro Botticelli, circa 1475.

Vangelo secondo Luca

Il Vangelo secondo Luca (1,26-2,39) inizia narrando l'annunciazione, fatta dall'angelo Gabriele a Maria, del concepimento per opera dello Spirito Santo di un figlio, il cui nome sarà Gesù. Di fronte all'incredulità di Maria, l'angelo le indica la sua parente Elisabetta, la quale vecchia e sterile sta aspettando un figlio (Giovanni Battista) per grazia di Dio ed è già al sesto mese. Maria dice il suo "sì" dichiarandosi serva del Signore, quindi si mette in viaggio "in fretta" per andare a visitare Elisabetta (Visitazione), che abita presso Gerusalemme, a circa 120 chilometri di distanza (1,26-56).
Dopo aver raccontato la nascita di Giovanni (1,57-80), il Vangelo secondo Luca riporta la notizia di un "primo censimento", voluto da Cesare Augusto in tutto l'impero romano, secondo il quale ciascuno doveva tornare con la propria famiglia nella città dei propri avi (censimento di Quirinio). Giuseppe, discendente del re Davide che era nato a Betlemme, lascia Nazaret con Maria incinta e si reca nella città dei suoi avi. A Betlemme Maria dà alla luce Gesù, lo avvolge in fasce e lo depone in una mangiatoia degli animali. Successivamente avviene l'adorazione dei pastori: avvertiti da un angelo, alcuni pastori si recano a rendere omaggio al bambino appena nato (2,1-20).
All'ottavo giorno dopo la nascita avviene la circoncisione di Gesù; successivamente il neonato è portato al tempio per la consacrazione, dove è riconosciuto come messia da Simeone e dalla profetessa Anna. Al termine dei riti, Giuseppe e la sua famiglia tornano alla loro casa, a Nazaret (2,21-39).

1:26 Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l'angelo Gabriele a Nàzaret, un villaggio della Galilea.
1:27 L'angelo andò da una fanciulla che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del re Davide. La fanciulla si chiamava Maria.
1:28 L'angelo entrò in casa e le disse: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmata di grazia».
1:29 Maria fu molto impressionata da queste parole e si domandava che significato poteva avere quel saluto.
1:30 Ma l'angelo le disse: «Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio.
1:31 Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù.
1:32 Egli sarà grande e Dio, l'onnipotente, lo chiamerà suo Figlio. Il Signore no farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre,
1:33 ed egli regnerà per sempre sul popolo d'Israele. Il suo regno non finirà mai».
1:34 Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile questo, dal momento che io sono vergine?».
1:35 L'angelo rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te, e l'onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il tuo bambino sarà santo, Figlio di Dio.
1:36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese.
1:37 Nulla è impossibile a Dio!».
1:38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto». Poi l'angelo la lasciò.
2:1 In quel tempo l'imperatore Augusto con un decreto ordinò il censimento di tutti gli abitanti dell'impero romano.
2:2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria.
2:3 Tutti andavano a far scrivere il loro nome nei registri, e ciascuno nel proprio luogo d'origine.
2:4 Anche Giuseppe andò: partì da Nàzaret, in Galilea, e salì a Betlemme, la città del re Davide, in Giudea. Essendo un lontano discendente del re Davide,
2:5 egli con Maria, sua sposa, che era incinta, doveva farsi scrivere là.
2:6 Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire;
2:7 ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto.
2:8 In quella stessa regione c'erano anche dei pastori. Essi passavano la notte all'aperto per fare la guardia al loro gregge.
2:9 Un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce, così che essi ebbero una grande paura.
2:10 L'angelo disse: «Non temete! Io vi porto una bella notizia, che procurerà una grande gioia a tutto il popolo:
2:11 oggi, nella città di Davide, è nato il vostro Salvatore, il Cristo, il Signore.
2:12 Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia».
2:13 Subito apparvero e si unirono a lui molti altri angeli. Essi lodavano Dio con questo canto:
2:14 «Gloria a Dio in cielo e pace in terra agli uomini che egli ama». Poi gli angeli si allontanarono dai pastori e se ne tornarono in cielo.
2:15 Intanto i pastori dicevano gli uni agli altri: «Andiamo fino a Betlemme per vedere quello che è accaduto e che il Signore ci ha fatto sapere».
2:16 Giunsero in fretta a Betlemme e là trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che dormiva nella mangiatoia.
2:17 Dopo averlo visto, dissero in giro ciò che avevano sentito di questo bambino.
2:18 Tutti quelli che ascoltarono i pastori si meravigliarono delle cose che essi raccontavano.
2:19 Maria, da parte sua, custodiva gelosamente il ricordo di tutti questi fatti, e li meditava dentro di sé.
2:20 I pastori, sulla via del ritorno, lodavano Dio e lo ringraziavano per quello che avevano sentito e visto, perché tutto era avvenuto come l'angelo aveva loro detto.




Annunciazione, Beato Angelico, 1437-1446.
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